Dobbiamo un gallo ad Asclepio.

lunedì 29 agosto 2011

MANI NELLE TASCHE COL CUORE SANGUINANTE

Certo nessun genere di cretino lo è più di quei cica 13 mil. che nell'aprile 2008 votarono Berlusconi dopo avergli consentito di disarcionare Prodi(che lasciò un avanzo primario malgrado la crisi in atto fin dal 2007); Berlusconi ovviamente lo sapeva benissimo,ma doveva negarne l'esistenza perchè il ristagno economico doveva essere addebitato a Prodi.A settembre Lheman fallì e B,continuò a negare la crisi mentre i suoi faccendieri facevano man bassa delle poche risorse del Paese. La promessa solennissima era :'non metterò mai le mani nelle tasche degli Italiani'.Agli inizi del 2011 l'economia andava tanto orrendamente che B.fu costretto ad un'operazione senza precedenti: una manovra finanziaria a metà anno essendoci in s cadenza alcuni miliardi di debiti per rinnovare i quali occorrevano garanzie.La manovra fu abborracciata in una settimana secondo il principio usuale :'Tanto questa massa di cretini me la faccio'. B.non ha mai fatto i conti con la propria imbecillità perchè se è vero che i suoi seguaci sono cretini è altrettanto vero che i mercati finanziari usano lui come soletta per le scarpe. Gli interessi sui ns.titoli saltarono immediatamente in aria data la scempiaggine della manovra berlusconiana e la BCE dovette comprarli non per la bella faccia di B.ma perchè il fallimento italiano avrebbe affondato l'Euro,però chiese in contropartita una manovra seria di cui i ns. faccendieri blaterano da 20gg.Berlusconi ha dichiarato che il cuore gli sanguina perchè sta mettendo le mani nelle tasche degli italiani.In tal modo ha ottenuto la quadratura del cerchio perchè o : le mani non le mette o le mette (ma in tal caso sanguinandogli il cuore è perdonato).A questo punto l'analisi va rifatta poichè lui ha sempre ragione qualsiasi cosa faccia e poichè nella sostanza non fa altro che rubare(infatti tutti i suoi processi vertono su questa materia),ciò significa che i suoi elettori non sono affatto cretini ma mascalzoni della stessa risma. Il punto cruciale,dunque, è che la Magistratura deve mettere in galera un pò di esponenti di spicco della setta di faccendieri che B.rappresenta .Se non provvede B.e soci hanno una soluzione : vendere le proprietà dello Stato che sono l'unica garanzia dei ns.debiti.A chi li venderanno ? Agli unici che si sono arricchiti in questa gestione dello Stato cioè a se stessi.A quale prezzo li venderanno? A meno di un terzo del loro valore perchè tanto non c'è nessun altro che può comprare.Quale sarà la conseguenza? Che i ns. debiti non più garantiti da beni solidi provocheranno una bancarotta senza precedenti.