Dobbiamo un gallo ad Asclepio.

giovedì 26 agosto 2010

Definizione di patente democratica: unita' di misura Cossiga

E'chiaro che il sig .Feltri ha ottenuto il brevetto di federale dello squadrismo giornalettistico essendosi distinto come picchiatore scelto contro Boffo.Il diploma si ottiene presso taluni editori che necessitano di bastonare con i media i nemici .Guardate il viso di Feltri, impietrito,dissimula la gelida crudelta' del nulla civile; Cossiga era bonario ma da vecchio non riusci' a nascondere il tic di un ghigno che gli torceva la bocca .L'ultima gesta dell'uomo di mano : aggressione al Presidente della Repubblica che e'abbastanza limpido e non avrebbe bisogno di difesa se gli Italiani ci fossero (anziche' stare nei ristoranti, nei postriboli e in banca a versare soldi di dubbia origine). Feltri ha pubblicato qualcosa che il sig.Cossiga scrisse e poteva essere utilizzato come giudizio sul Presidente. Feltri e Cossiga sono uomini d'onore? Del primo se ne sa troppo, del secondo piu' nulla da quando smise di discettare in TV, i file sono nel cestino. Nel 1966 Cossiga fu nominato sottosegretario alla Difesa e doveva essere un uomo d'onore (almeno per Bruto e Cassio) se gli affidarono le relazioni con Gladio, organizzazione proibita dalla Costituzione perche' segreta e contro il partito comunista in un'epoca in cui oltre il 35% degli italiani votava per esso ; tanto per rendere le cose peggiori, quest'organizzazione dipendeva da una Potenza Straniera e starci in relazione era alto tradimento (pensate a Mata Hari).


Perche' non successe niente?

Perche' l'Italia era un Paese a sovranita' limitata (dagli USA), il che non cambia la qualita'etica di Cossisiga che si comporto' piu' o meno come oggi il sig.al-Maliki o il sig.Karzai che sono impiegati di Washington in Irak e Afghanistan.

Mi viene in mente (e devo dirlo anche alterando la cronologia) che agli inizi degli anni 1990 il presidente della Repubblica Cossiga affibbio' la qualifica di 'ragazzino' all'eroico giudice Livatino che rompeva le scatole alla Mafia. Fu un benestare presidenziale? Qualche mese dopo il magistrato fu seppellito (ma chi cavolo se ne ricorda piu' con tutto il daffare che c'e' ). Cossiga,dicono i coccodrilli, picconava per amore, certo, l'amore della morte. Ma il fatto piu' sorprendente in un Paese normale riguardo' Moro, fratello politico di Cossiga. Guarda caso nel marzo 1978 Cossiga era Ministro dell'Interno, capo assoluto di ogni tentativo della Stato per salvarlo. Moro fu rapito mentre si recava in Parlamento per presentare il nuovo governo di coalizione col PCI :  ignoravamo tutti che Cossiga era l'ufficiale di collegamento tra il governo italiano e Gladio. Egli creo' immediatamente qualche Commissione d'emergenza che poi risulto' composta di effettivi della P2 diretti da Licio Gelli in persona sotto falso nome ; c'erano alcuni esperti di agenzie di intelligence USA (e GLADIO era una di esse) oltre a qualche anima candida che ignorava tutto e serviva da copertura. Ci si rese conto che le B.R. conoscevano le decisioni del governo prima del popolo Italiano ; tra l'altro, con la circospezione che la situazione richiedeva, giunse al Ministero l'informazione che il luogo di sequestro era in via Gradoli. Cossiga, noto per l'astuzia, invio'immediatamente le Forze dell'Ordine nel paese di Gradoli, probabilmente non possedeva uno stradario di Roma; in compenso fece setacciare il lago della Duchessa e, ritengo, fino alla morte non seppe mai della via romana; fosse dipeso da lui avrebbe mandato la Polizia sulla Luna.

Nessuno immagini esserci mai stato un uomo piu' intelligente di Cossiga in Italia, fatta eccezione per Andreotti , riconosciuto connivente della Mafia fino al 1982 (non sarebbe il caso di riformare la Giustizia prima che Andreotti muoia per permettere a Feltri di indicarcelo come statista di virtu' specchiate e modello da imitare?).

Del resto Craxi non fu una vittima della perversa Giustizia italica? Dall'inchiesta Mani Pulite scoprimmo che il suo sistema di corruzione ci aveva lasciato in eredita' un immane Debito Pubblico, ma chi se ne ricorda piu'(ammesso che qualcuno ne avesse capito il meccanismo)?E poi che senso reale ha? Non lo devo , certo,pagare io dice ciascuno degli Italiani, la cui istruzione non giunge neanche alla superficialita' perche'sarebbe troppa . Invece lo pagheranno loro,ciascuno di loro.

Cossiga, per la mortificazione di non aver scoperto il covo delle B.R. se ne ando'in vacanza per un anno e tutti lo lodarono e ne compresero vergogna e dolore. Ma il 4.8.1979 il piu' orrendo delitto politico dopo quello Matteotti era stato dimenticato. Cossiga stava in Parlamento e si fece acclamare capo del governo da una maggioranza. Egli, nel caso Moro, ci aveva messo la faccia e intendeva riscuotere fino all'ultimo denaro.

Nel 1983 fu acclamato Presidente del Senato. Non ricordo quando fu messo sotto accusa per aver informato un deputato che suo figlio stava per essere arrestato: quando il Parlamento esamino' l'accusa la maggioranza la trovo' infondata.

Cossiga era conviviale, niente da vedere con la sfinge chiamata Andreotti ; professore di diritto costituzionale, si autodenunciava quando i reati erano prescritti: lui stesso dichiaro'di essere stato il referente di GLADIO e di aver rivelato preventivamente l'arresto del figlio di Donat Cattin e aggiunse di averne parlato anche a Berlinguer.

La carriera di un uomo del genere era evidentemente irresistibile: nel 1985, infatti, ce lo siamo ritrovati a capo della Stato; aveva occupato tutte le piu'alte cariche mentre la Repubblica correva verso lo sfascio degli anni 1992,'93 e '94.

Questa e'storia non montatura giornalettistica adorata dagli almeno 200.000 lettori di Feltri, che giurano in 'verba magistri', perche' Feltri e' un uomo d'onore e dice che l'arcangelo Gabriele di Cossiga gli ha annunciato che Napolitano non lo e'.

lunedì 16 agosto 2010

costituzionalita' anticostituzionale dei ministri del PdL

Ieri sono andati a Palermo due ministri esemplari: Alfani e Maroni; hanno inaugurato un'attivita' lecita in un edificio confiscato alla Mafia a Corleone e poi hanno tenuto una conferenza sulla Costituzione ai Palermitani.La prima parte della visita fu non solo leggittima ma anche encomiabile,quanto alla seconda,servi'a svuotare di senso la prima essendo consistita in una lezione di costituzionalita' fatta da due uomini specializzatisi a vilipenderla e,dunque,non scelti a caso per la missione di decostituzionalizzazione impartita a cittadini Italiani.Angelino Alfano e'l'autore del cosidetto 'lodo Alfano' che e' stato rigettato dalla Corte  Costituzionale in quanto anticostituzionale ed ha commentato il rigetto(assieme al suo capo) affermando che la Consulta non vale niente (infatti Berlusconi aveva invitato a cena alcuni Giudici Costituzionali per corromperli e non era riuscito a comprare la sentenza,probabilmente Alfano era tra gli invitati,ma non posso affermarlo con sicurezza).Quando un Ministro della Giustizia scrive una legge anticostituzionale i casi sono due: o e'un ignorante o,un golpista;in entrambi egli si deve dimettere e cambiare mestiere;invece,nel governo della corruzione istituzionalizzata egli viene incaricato di spiegare la Costituzione cioe' di deformarla a proprio uso nei confronti di ingenui fiduciosi nella sua alta carica.Quanto al secondo ministro(Maroni),un conto e'la sua attivita'anticriminale che non puo' che essere condivisa ma un conto completamente diverso sono gli obiettivi politici del parito politico di cui e' uno dei massimi esponenti il cui nome e' 'Lega Nord';per quegli italiani distratti dalle belle donne dai succosi pranzi,dai piacevoli ozi e in una parola,dalla bella vita, che,notoriamente,non hanno tempo da dedicare a  queste  bazzecole  precisero' che Maroni vuole la Secessione del Nord e la distruzione della Nostra Repubblica (questo concetto,a scanso di equivoci e' stato ribadito ieri dal suo capo che ha specificato che ancora non e' stata stabilita la data della secessione cioe' dell'inizio della guerra civile in Italia ,solo la data,ma che la secessione si fara' e'fuori discussione).Questi sono intellettualmente e moralmente gli uomini che ieri hanno detto che se cadesse il governo Berlusconi il Presidente della Repubblica sara'da loro preso in ostaggio fino a quando non si decidera' a sciogliere il Parlamento.Perche'dico che la sostanza del loro discorso e'stata questa ,perche'il Presidente della Repubblica Italiana e'obbligato dalla Costituzione(dopo la caduta di un governo)a interpellare i capi di ogni gruppo politico che siede in Parlamento per accertare se e' possibile formare un nuovo governo;quest'obbligo dipende da una disposizione costituzionale secondo la quale i rappresentati del popolo non hanno obbligo di mandato.Dunque,ieri i due ministri usando il prestigio delle loro cariche hanno fatto opera anticostituzionale,hanno' lavorato' contro la  nostra repubblica(quanto alla loro repubblica e'ovvio che anche in quella metterebbero in galera alcuni criminali) .Ma ammettiamo per assurdo che il loro discorso avesse un senso politico costituzionale:in tal caso il loro capo sig.Berlusconi non aveva alcun diritto di espellere dal partito (il PdL) il cofondatore Fini,perche'la fiducia degli elettori era stata concessa per la presenza decisiva del partito da lui rappresentato all'interno del PdL.Se le mie affermazioni sono plausibili ed hanno un senso politico la loro implicazione e' che Berlusconi in complicita' con Bossi si e' liberato di Fini(nazionalista al 100%) per poter attuare la distruzione della Repubblica Italiana di cui Fini sarebbe stato garante all'interno del PdL.

domenica 15 agosto 2010

l'italia politica istituzionalizza la corruzione e l'autodistruzione

dell'utri,previti,cosentino,berlusconi,scaiola,brancher,anemone/balducci,bertolaso,caliendo tutti uomini che hano conti da regolare con la Giustizia  e chissa' quanti altri; un manipolo di ministre piu' o meno legate sessualmente a berlusconi,donne offerte a livello di governo in cambio di favori,collaboratori di giustizia che giurano su intese mafia/governo tramite dell'utri e su  stragi del 1992/3 quali strumenti della mafia per intavolare trattative col governo,massimo ciancimino considerato inattendibile quando sembra portare le prove dei rapporti mafia/politica;gli appalti concessi senza gara agli amici col sotterfugio di trasformarli in emergenze,.Berlusconi che propone leggi incostituzionali tramite il suo ministro della giustizia e invece di obbligarlo a dimettersi dopo che la Consulta ha rigettato la sua legge gliene fa preparare un'altra dello stesso tenore prendendo tempo in attesa di riformare la Giustizia sottomettendola al proprio governo; il sottosegretario alla giustizia ,indagato da una procura ,che invece di dimettersi viene salvato dalla sfiducia col ricatto.Infine l'espulsione dal PDL del cofondatore perche'ha dichiarato che chi e' indagato da una procura non puo'occupare cariche politiche, e  lo scatenamento di una campagna mediatica contro il Presidente della Camera reo di aver suggerito un minimo di moralita'circa l'incompatibilita' tra l'essere indagati e l'occupare cariche.Quest'ultimo fatto e' di gravita' duplice in  primo luogo perche' mette in luce l'asimmetria del potere politico quando uno degli interlocutori vi assomma quello mediatico, trovandosi la democrazia  gia'  svuotata               
se si elimina il piede di parita',in secondo perche'il titolare di potere mediatico dispone anche di quello del ricatto come e'stato pienamente dimostrato dal caso del linciaggio giornalistico del giornalista Boffo ad opera di un giornale del fratello del presidente del consiglio:la diffamazione mediatica obbligo' Boffo alle dimissioni  per essendo egli completamente innocente rispetto alle censure mossegli ;nel caso di Fini lo sgradevolissimo Feltri(direttore di un foglio scandalistico della famiglia del presidente del C.) ha iniziato una campagna sull'ipotetico coinvolgimente di lui nell'affitto di un appartamento ad una persona a lui vicina che, anche fosse  vero, sarebbe un fatto di nessuna rilevanza morale ma di alta montatura scandalistica.Con queste due azioni il Presidente del Consiglio ha dimostrato all'Italia di aver introdotto nel governo metodi staliniani ma non certo per ottenere lo scopo di costruire la seconda potenza mondiale(che fu il caso di stalin),per ottenere lo scopo iperpersonalistico di salvare se stesso e il proprio potere infischiandosi dei danni arrecati all'Italia.